sabato 28 settembre 2013

Non ti aspettavo così presto

Il sole entra con prepotenza dalla terrazza spalancata, se ne infischia che Settembre finisce.
Ho un post scanzonato da pubblicare ma non ho voglia.
Le ore del mattino mi scivolano dagli occhi chiusi e le giornate arrivano alla fine senza aver prodotto niente.
Quanto lo desideravo questo tempo libero mentro ero chiusa nello scantinato dell'università che chiamano laboratorio di chimica farmaceutica.
Sembrano passati secoli ma di mezzo c'è solo un'estate vissuta a fondo.
Eppure è passata così in fretta la sensazione del mare sulla pelle.
Ora voglio le trame pesanti e i cappelli, ma non vengo assecondata. Qui intorno tutto dice vita, io voglio il letargo.
Il buon umore mi abbandona esattamente come la bella stagione e, puntualmente, i miei mostri escono dai plaid puliti.
E' sabato e sono giovane e libera. Ma devo riposare e non intendo fare altro che starmene a letto a rimuginare e disilludermi.
Non ti aspettavo così presto, avevo sperato in qualche altro giorno di sole.


                                                                                                                              Isotta