venerdì 24 giugno 2011

Oggi piove...

Oggi piove, è il primo acquazzone estivo, e mi è tornata in mente questa splendida poesia di D'Annunzio, troppo spesso frainteso, troppo spesso bistrattato, troppo spesso scartato a priori,sottovalutato solo perchè.. lo sappiamo tutti il perchè!!
Ma io sono sempre andata controcorrente, ed è uno dei miei poeti preferiti...

 


 Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove sui mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
sui ginestri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
l'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come un foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancora trema, si spegne,
risorge, treme, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontane,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i malleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.

mercoledì 22 giugno 2011

Finalmente sei qui..

Il verde smeraldo che sporca l'azzurro del cielo, la pelle rossa che diventa dorata, la sabbia sotto i piedi ed il solletico della schiuma, il brivido appena ci si tuffa, il sale che secca i capelli, la crema protettiva e poi l'olio abbronzante, l'odore delle sere d'estate, i vestiti corti e la faccia struccata, le lucciole e le zanzare, mille gusti di gelato, la frutta che esplode di vita, gli aperitivi e l'arancio al tramonto, sandali altissimi, la notte infinita sotto le stelle, i tormentoni e i balli che durano una stagione, le mattine assonnate, i mercati brulicanti, le chiacchiere da ombrellone, i fuochi d'artificio sul mare, le feste di paese, gli amici riuniti, e le tavolate sempre troppo corte, i cocktail ghiacciati dopo aver ballato per ore, i tuffi, i falò e i bagni di mezzanotte..la vita vera, quella divorata, assaporata, goduta, improduttiva ma che rigenera, strabordante e necessaria..
Vorrei vivere in un'estate perenne, sentirmi libera come ci si sente solo in vacanza!
Abito abitavo a 40Km dal mare, il primo bagno lo facevo l'ultima domenica di Aprile e l'ultimo la prima di Ottobre, prima di partire, prima del tempo brutto a fine Giugno, prima dei doveri, delle scadenze, la mia estate durava quasi metà anno!
Non vedo l'ora di tornare a casa..
Buon solstizio/inizio d'estate a tutti, che possa essere come la desiderate!!!

                                                                              Isotta

sabato 18 giugno 2011

Summer comes closer...

...and Giveaway too!!!

Sono arrivata per caso nel blog di Francesca e sono rimasta estasiata dalle cose che prendono vita dalle sue mani..Così ho deciso di tentare la fortuna e partecipare al suo Summer Giveaway, per accaparrarmi gli orecchini da sfoggiare in spiaggia, il borsellino dove custodire qualche matita colora e lo splendido taccuino per appuntare i ricordi migliori!!!
Ah dimenticavo..scade il 9 Luglio!!!
                                                                                     Isotta.

mercoledì 15 giugno 2011

E cinq,se,sett,ot...


Vi ho già detto che sono al terzo anno di Università?
E lo sapete si che studio farmacia senza averne una?
Come dite..su 10 post, 7 citavano le parole università e farmacia???
Okay,okay..Direi che non se ne può più di sentirlo, ma dove alloggio lo sapete?
Eh non lo sapete mica..

Io vivo in un minimicroLoft (leggasi stanzetta con letto,scrivania,divano,tivù,mobile/dispensa,minifrigo e due fornelli cottura) di un collegio universitario, tipo casa dello studente, tipo alloggi dei college americani che si vedono nei film, tipo sei palazzine con cinque piani ciascuno, suddivisi in dodici camere per piano, un mega giardino con le panchine ed i vialetti, una sala giochi/tivù/macchinette che a passarci anche alle 4 del mattino trovi qualcuno,dopo attese lunghe giorni per il turno, a giocare al biliardino(non so come lo chiamate voi,ma intendo il calcio balilla!),una biblioteca dove si cazzeggia  studia il pomeriggio, lavanderia, palestra e se ci fosse pure la piscina saremmo a posto..e poi qualcuno si domanda come mai c'è gente che è qui da 10anni e ancora deve finire la triennale in scienze dell'aria fritta..ma tant'è!
Dunque dicevo che essendo ,io, una propensa allo stringere nuove amicizie come può esserlo un gatto a farsi fare il bagno, nel momento di scegliere l'alloggio universitario ho escluso eventuali convivenze con sconosciuti in appartamento e il pernottamento in qualsiasi posto che non fosse stato stanza singola. Informati che ti informi ho trovato questo collegio/residenza che a differenza degli altri ha stanza e bagno singoli, in comune solo i locali che vi ho elencato un attimo fa e le cucine su ogni piano: PERFETTO!
Mettici pure che la comodità di avere le aule delle lezioni ad un minuto e trenta di autobus (1 fermata) è impagabile, che avere la possibilità di produrre colture di muffa a tuo piacimento in frigo senza che nessuno si possa lamentare è grandioso ma se ti senti solo basta andare a bussare ad una porta qualsiasi o scendere in sala comune, che inoltre c'è da pagare una miseria per di più rimborsata dalla borsa di studio, dire che meglio di così non mi poteva andare è riduttivo.
Prendono spunto dai college americani anche i tornei intercollegiali,partecipano squadre maschili e squadre femminili, si praticano tutti gli sport dal calcio alle regate sul Ticino, ogni collegio ha il suo logo,i suoi colori,la sua tifoseria, i suoi inni e quelli di sfottò per gli avversari, la competizione è molto sentita e chi vince è tradizione vada la notte della finale a "disturbare" e sfottere gli altri collegi cantando a squarcia gola sotto le finestre degli sconfitti e ahimè anche di quelle dei malcapitati vicini, che tuttavia si saranno abituati dopo anni e anni!!
Quest'anno il mio collegio ha conquistato la coppa del calcio sia femminile che maschile, un secondo posto a basket maschile e a pallavolo femminile, abbiamo bevuto e ululato fino alle sei del mattino, roba che se lo sapesse mia madre vorrebbe il test del DNA per verificare che sia ancora sua figlia! Una F I G A T A    P A Z  Z E S C A !!!
Un'altra splendida tradizione è quella delle feste ( eh eh eh..! ).Da maggio a fine luglio, ogni settimana c'è la festa di un collegio diverso, con una cifra irrisoria si accede a alcol illimitato(andiamo e torniamo con le navette a posta), location curatissime e tanto tanto tanto divertimento.
Il 28 di questo mese ci sarà il nostro party, è già tutto organizzato rimane solo da vendere i 2000 biglietti..Mi squilla il telefono in camera:

"Pronto.."
"Ciao Isotta sono C."
"Ciaooooo, dimmi è successo qualcosa, come mai mi chiami?"
"Niente di speciale, ci chiedevamo.."
"CI, chi scusa?"
"Noi, del comitato.."
"Ahhhhh.." ( e che c'entro io??)
"Ti dicevo, ci domandavamo se tu te la sentissi di fare la coreografia.."
O.o "La coreografia di che C. ?"
"Ah si scusa!! Vogliamo organizzare un Flash Mob per iniziare in maniera esplosiva la festa, solo che nessuno di noi sa da dove iniziare, e dato che sei una ballerina.."
( :D sorriso a 3600 denti,con finta modestia..) "No ma che ballerina ho fatto SOLO 13 anni di danza ahah!! Però vi aiuto volentieri" (tanto perchè ho solo altri 6 esami da fare e gli altri 15 li ho già fatti!)
"Benissimo, allora conto su di te, e ti faccio sapere per la musica e il resto.."
"Okay, perfetto, ci sentiamo ciao C. !"
"Ciao Isotta!"

Ma avete capitooooooooo???? Mi occuperò della coreografia del Flash Mob!!!Sono troppo feliceeeeeeeeee!!!! Vi aggiornerò, non vedo l'ora di iniziare!!
Qualcosa di VAGAMENTE simile al video sarebbe stupendoooo!
                            
                                                                                                           Isotta.

giovedì 9 giugno 2011

Waiting for the Bus...

Stamattina sono uscita presto di casa,anche se ero in ritardo per l'esame, era comunque presto per me; l'aria era umida e un leggero venticello faceva increspare la pelle di brividi. Come sempre quando sei in ritardo tutto sembra andare a rallentatore, guardando in lontananza era ben visibile tra la fila di auto la sagoma ingombrante ed arancione tipica dei bus, scrutavo nell'attesa di vederlo sempre più vicino ma niente, mi fissava immobile. Le mie mani erano gelate come in inverno, nessuno senza il calendario a confermarlo avrebbe detto di essere a giugno, avrebbe giurato fosse novembre piuttosto. Infilo le mani in tasca a racimolare un po' di tepore, nella destra trovo dei pezzettini di qualcosa. Sembra plastica, provo a tastare per cercare di capire meglio di cosa si tratta. Sembrano tanti quadratini ma non riesco davvero a capire cosa siano e poi la sera prima non c'erano, ne sono certa, altrimenti appendendo i vestiti alla spalliera della sedia/armadio, come ogni sera, quei pezzettini di non so che si sarebbero sparsi in bella mostra sul pavimento della camera. Faccio attenzione, li raggruppo nella mano e serro bene il pugno perchè non voglio perderne nemmeno uno, non vorrei dovermi pentire di un gesto frettoloso.
Schiudo il pugno, la mano aperta all'altezza dell'ombelico, i capelli mi pendono ai lati del viso e il vento li fa sparpagliare per questo mi prude il naso.
Due cerchietti di legno, una pallina argentata, e cinque quadratini bianchi, su quattro lettere colorate, su uno un cuore rosso. Li guardo, mi ricordo quando quelle lettere erano solo lettere da infilare in un bracciale o nel nostro caso un portachiavi, bianchi quadratini di plastica che quando li fai mettere assieme acquistano senso, un valore, a cui leghi un'idea e che continui a portarti in giro nonostante le vicissitudini, perchè credi che certe cose non cambiano, aldilà di quello che accade, alcune cose durano. Finchè una mattina infili una mano nei jeans e trovi quel che resta dei quadratini bianchi, delle palline argentate e dei cerchietti di legno, che non legati ad un filo sono solo lettere, ed allora capisci che non è un caso se succede, che si è rotto ben più di un portachiavi, si è rotto qualcosa che non si può ricostruire, nonostante la pazienza, nonostante la voglia ed il desiderio di farlo, semplicemente è tempo di andare, di lasciar andare.
Tiro su con il naso, rimetto tutto in tasca, il vento secca il percorso che una lacrima si è scavata nel fondotinta.
Salgo sull'autobus.

                                                                                 Isotta.