domenica 12 agosto 2012

Un estate di merda.

Forse condannati lo siamo un po' tutti. Nessuno di noi ha chiesto di venire al mondo, siamo il capriccio o l'appagamento di un bisogno ancestrale, quello della vita, di perpetuarsi in modo continuo e nonostante tutto. Mamma e papà sono i nostri stessi carnefici. In effetti poi cambia tutto in base a come la vivi. Se sei un tipo che la prende con filosofia hai qualche chance in più di riuscita, ma se sei come me, ah se sei come me ti do un consiglio, fermati il prima possibile. Ed è anche un pochino questione di fortuna, e non facciamo i bacchettoni che "volere è potere" perchè sono stronzate, non importa quanto desideri qualcosa e non importa nemmeno quanto tu ti possa impegnare per far si che accada, se è così che deve andare, così andrà. 
Da bambina giocavo spesso da sola, chiusa nel mio mondo fantastico. Ero la principessa guerriera di un popolo strano, che non aveva una Terra, ma aveva costruito una specie di zattera gigante, e c'era tutto ma proprio tutto, il castello e la foresta, la piazza e il borgo, i perimetri erano la costa e viaggiavamo trasportati dalla corrente, solo quando la marea era abbastanza alta da farci navigare, senza meta.
Mi succedevano un sacco di cose bellissime, avevo amici fidati con cui galoppare per le colline, amiche con cui organizzare feste strepitose, valorosi guerrieri al mio fianco in battaglia, pronti a guardarmi le spalle, un cavaliere bello e coraggioso di cui schivare la corte. E poi c'erano i falò in spiaggia o le gite in barca, le escursioni alle cascate e i picnic sull'erba tagliata di fresco, ed erano sempre tutti allegri ed io ero felice ed io ero solo una bambina. E chi mi ha messo tutte queste idee per la testa io non lo so dire, ma la vita me la immaginavo così, con gli amici e le risate che risuanono in alto e confondono la musica.
"E' ora di dormire Isotta, adesso basta" e le mie mani paffutelle e chiare gironzolavano nella penombra della stanza preparata per la notte.
"Io non voglio dormire, Mamma. Se dormo mi perdo qualcosa, se io sto con gli occhi chiusi non vedo cosa succede di bello"
Magari le sarà scappato da ridere "Oh per l'amor del cielo, Isotta! Hai tutta la vita per tenere gli occhi aperti e vivere un sacco di belle cose, adesso è ora di dormire.."
Ora come ora è ora di dormire, sul serio. Quando dormi il dolore si assopisce ed anche se è steso al tuo fianco, come l'ombra che produrrebbe una luce puntata alle spalle, nonostante questo, si riposa anche lui e così racimoli qualche ora di pace, di pausa, la noia allenta la presa e la disperazione si fa leggermente meno presente.
E allora dormo! Quindici ore al giorno per l'esattezza, come i gatti!
Bisogna essere fortunati dicevo, si perchè io sono una tipa piuttosto noiosa a dire il vero, sono abitudinaria e pantofolaia di indole, ma poi uscire a far baldoria mi piace, sopratutto in estate. Oh ma mai nella vita che abbia trovato delle amiche che la pensano come me! Sono tutte delle suorine rompicojoni che tornano a casa a mezzanotte, come Cenerentola e non varcano i confini di Paesello! Ma mica fanno nulla per ribellarsi e spiegare ai genitori che a 23anni dovrebbero proprio farsi una vagonata di fattacci loro, eh no, son suorine e subiscono senza alzare la testa, la voce, senza tirare fuori le palle!
Sono contornata da inetti. E gli unici con cui posso uscire sono i ragazzi, ma per quanto mi piaccia stare in loro compagnia dopo un po' è scocciante, a loro poco interessa commentare i vestiti delle altre o fare gli occhi dolci a qualcuno solo per il gusto di vedere se ci casca, anzi mi rompono anche le scatole se qualcuno si avvicina a parlarmi, e quindi anche tutto l'uscire del mondo diventa inutile e noioso.
Avevo in mente un sacco di pazzie da fare ed avventure da vivere, a 14 anni credevo che quando avremmo finalmente preso la patente sarebbe arrivato il momento di mettere tutto in atto. Invece non è stato così, non erano così loro, e da sola a cosa sarebbe valso fare la ribelle scapestrata?
Questione di fortuna, nascere in un luogo del mondo poiuttosto che un altro, in una famiglia piuttosto che un' altra, avere un conto in banca o piuttosto non avercelo, incontrare gente figa e spericolata o sfigati del cazzo e farteli amici comunque, che è l'unica cosa che c'è in giro. Trovarsi nel gruppo giusto, piuttosto che in quello sbagliato. 
Fortuna, scelte, non lo so.
A me è andata una merda. Ed è inutile che io provi a spronare tutti, è inutile che mi impegni a cambiare le cose, perchè la gente non si può cambiare. Non posso cambiare il paesino piccolo e tranquillo ma bigotto e antiquato, non posso cambiare la mentalità della gente che ci è cresciuta, non posso scombinare il fisso presentarsi degli eventi.
Da chi sei non scappi, per quanto tu voglia o ti possa impegnare a farlo.
Se sfigato sei nato, sfigato muori. Ed io modestamente lo nacqui!

Spero che le vostre vacanze stiano andando molto meglio delle mie. Aspetti un anno intero e poi quello che peschi è la solita delusione...bah!
Sto seriamente pensando di chiudere questo postaccio lamentoso che è diventato il blog, forse lo è sempre stato, ma sinceramente me ne accorgo solo adesso.
E' che almeno prima quando ero triste scrivevo, ora non voglio nemmeno far quello!
Alla prossima, se ci sarà.

                                                                         Isotta

P.S. non scandalizzatevi se ci sono errori di battitura e quant'altro, non ho nemmeno riletto quello che ho digitato.

10 commenti:

  1. Isotta, non è proprio uno spasso leggerti così giù.
    Non potrei dirti che ti capisco, perchè non si capiscono mai certe cose se non le si vivono sulla propria pelle. Però cerco di starti dietro e capisco che non è un buon momento, che tutto assomiglia quasi a un buco nero senza luce.
    Talvolta si rimane delusi dalle persone che si hanno intorno. Pensi che siano in un modo e invece sono tutt'altro, questo lo sto sperimentando anche io. Però non ci si può fare niente, non credo che si possano cambiare le persone purtroppo.
    Non ti dirò nemmeno che vorrei che tu non chiudessi il blog, ti dirò soltanto che vorrei sentirti se non felice, almeno meno triste.
    Un forte abbraccio

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  2. Non chiuderlo!
    Aspetta solo che le cose vadano meglio... è vero, non puoi fre tutte le cose che hai elencato ma poi decidere di andare via e cambiare ciò che non ti piace. effettivamente hai ragione, è questione di fortuna e ti assicuro che come te anch'io ultimamente mi son resa conto di essere circondata da persone che spesso si dimostrano proprio NOIOSE. e parlo di persone che abitano da sempre in città... quindi effettivamente un po' sfigate lo siamo entrambe. ma ti assicuro che cambiando aria le cose hanno alte probabilità di migliorare. e se desideri fare qualcosa fallo comunque anche se sei sola. Te lo dico perchè da poco tempo ho adottato questa filosofia e non ti nego che le cose stiano andando un po' meglio!

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  3. Mi capitano spessissimo dei momenti così - tutto sembra noioso e inutile. Le giornate scorrono tutti uguali, le persone tutti uguali, le cose da fare tutti uguali. Per me personalmente - non dico che funziona per tutti - la cosa da fare in alcuni di questi casi è cambiare aria. Viaggiare. Fare un weekend in un posto mai visitato prima. Oppure, come sto facendo ora, prendere e trasferirsi da qualche altra parte. Non dico che altrove è meglio - è proprio il cambiamento in sè a farmi bene. Mi ossigena il cervello, mi tiene occupata e incuriosita. Per me, scappare dai problemi - e soprattutto dalla noia - è quasi sempre la soluzione. Non chiudere il blog, io adoro leggerti!

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    1. Spero che tu non chiuda il blog, davvero.
      Non devi pensare che qui ti "lagni" ma devi pensare a se scrivendo le tue sofferenze, le tue esperienze, e tutte le tue sensazioni ne trai un beneficio.
      Per me almeno è così.
      Ad ogni modo, i periodi negativi capitano a tutti.
      Possono durare minuti o anche anni.
      L'importante è provare a rialzarsi facendo qualche passo alla volta.
      Se puoi, prova a fare esperienze nuove, a staccare la spina per qualche giorno. Aiuta davvero...
      A me hanno dato un consiglio importante, quello di ascoltare me stessa e di assecondare le mie esigenze più profonde, senza troppe forzature.
      E' stato un consiglio prezioso.
      Spero che tu risolva i tuoi problemi!!
      Buona fortuna!!

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  4. Ma no, perchè dovresti chiudere il blog? Non capisco, non sono d'accordo, anche se ovviamente l'ultima parola è la tua. Se c'è qualcuno disposto a leggerti, allora vuol dire che quelle che tu definisci "lagne" non sono poi tali. Chiamali sfoghi, è diverso. E un blog forse è il miglior posto dove potersi sfogare. Credo nella blog-terapia, io. Magari sembra stupido, ma più scrivo e più mi sento bene.

    Insomma, pensaci.

    Spero che le tue vacanze migliorino, capisco i problemi con i tuoi amici, ci sono passata anche io.

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  5. Chiamasi noia di vivere.
    La conosco ed è assurdamente terribile.

    Però, e so che è sempre facile a dirsi, cerca di VIVERE -siamo tutti capaci a sopravvirere-, anche questo momento perché per quanto sia di merda arriva sempre un tempo in cui rimpiangi il passato.
    Siamo troppo giovani per iniziare -nel mio caso continuare- ad accumularne, no?

    Allora su, fatti forza!!!
    Io in quel paese bigotto, chiuso, noioso ci sono cresciuta -cosa vuoi che sia un nome se l'essenza è la medesima?- e no, non puoi cambiarlo...
    Bel modo di consolarti, vero?
    Sai, tu devi ESSERE, FARE, ANDARE, VEDERE, SOGNARE e non importa se sei da sola...comincia a farlo perché la compagnia verrà da sè!

    Non smettere di scrivere perché fa parte di ciò che sei.
    Ed è inutile aiutare la vita a punirci, punendoci per primi...bisogna saperla prendere improvvisando in ogni momento.

    Mandami pure a quel paese, fossi in te forse lo farei.

    Giada.

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  6. No, dai, facciamo che ritorni? Ciao Isotta, capito qui per caso, attratta dal tuo nick, leggo un pò di post (ehm...un bel pò di post) e se c'è una cosa che posso dirti, pur non conoscendoti, è che mi piacerebbe leggerti ancora.
    Abbiamo sempre la tendenza a scusarci per le nostre lagne, pensiamo che agli altri non possano interessare...e di certo è più piacevole leggere di sole, mare, abbronzatura & co., ma a volte ci sono anche questi sfoghi sul blog che aiutano (o almeno per me è così) e anche quando si ha uno stato d'animo un pò giù, prima o poi arriverà qualcosa a risollevarlo, fidati.
    Detto questo, mi piacerebbe leggere ancora di te.

    Serena

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  7. tesoro scusami, se sono stata poco presente.. ma sono in un momento assurdo! come stai? tutto bene? un bacione stella!

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  8. Isotta, è da tanto che non scrivi niente. Come stai?

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  9. Spero ci sia una prossima...
    attendo con ansia di sapere come stai Isotta...non ti conosco eppure mi manchi...
    io adoro leggerti però mi dispiace sapere che stai attraversando un periodo difficile...
    Ti abbraccio

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