sabato 28 luglio 2012

Confessioni...

L'unico rifugio che mi è rimasto è questo. Nascosta tra le parole, lontana dai rumori. Oggi come prima, scrivere è l'unica cosa che mi salva. Quando ci siamo salutate mi ha avvisata "sarà dura, ma per qualsiasi cosa mi può telefonare." Con che coraggio telefono e per dirle cosa poi. Che due mesi di terapia li ho bruciati in un istante. Vorrei potermela tenere in tasca, la sua miniatura, con quel viso comune e la voce tranquilla, il tono pacato. Allora quando i mostri sarebbero tornati a divorarmi le budella io l'avrei potuta tirare fuori e lei mi avrebbe confidato il loro punto debole. Sarei sempre stata io a combatterli, ma non sarei stata sola. E il cuore non avrebbe tamburellato all'impazzata, il fiato non si sarebbe fatto corto e gli occhi non si sarebbero iniettati di sangue. Lei mi avrebbe detto "Rifletti. Respira. Ne vale davvero la pena?" Mi avrebbe fatto intendere, senza pronunciare parola, quanto non ne vale la pena. Quanto io posso governare l'ansia e la rabbia, quanto il bene per me stessa deve superare l'odio per chiunque altro. Ma lei non c'è.
E' ricominciato tutto da capo, esattamente come prima. Il rancore, l'odio, la rabbia, che credevo di essere riuscita a cacciar via, sono qui con me, stesi al mio fianco su questo letto scomodo. Vorrei chiederle tante cose, ad esempio come mai una sola persona è in grado di rovinarmi la via; oppure perchè non sono stata in grado di continuare senza voltarmi indietro. Poi vorrei sapere pure per quale motivo continua ad importarmi tanto di come un altro sceglie di vivere, piuttosto che badare a vivere io.
Non ho idea di cosa mi risponderebbe. Sicuramente non quello che vorrei sentirmi dire, come è sempre stato. Eppure ce l'avevo fatta. Per circa due mesi erano spariti gli incubi, gli attacchi di panico, di rabbia, di ansia, la paura dell'abbandono, il senso di inadeguatezza. Ho davvero creduto di esserci riuscita.
Mi ero impegnata a riempire il tempo di cose buone, di amore per me stessa, di perdono.
La verità è che non mi amo e sopratutto non mi perdono. Il rancore e l'odio più grandi ce li ho per me stessa. Uno spigoloso senso di invidia si frappone tra me e tutto il resto. Provo invidia anche per chi ha una grave malattia, così gli altri sono obbligati a provare compassione per lui. Provo invidia per la bella ragazza per strada, che attira gli sguardi di tutti. Provo invidia per chi è single e chi è ha negli occhi il riflesso innamorato del partner. Provo invidia per chi lavora, non lavora, studia o non fa un cazzo.
Provo invidia per chi è a mare, chi è in vacanza o ancora in città; per chi è solare ed estroverso e chi si vede che è tormentato.
E poi rabbia, rabbia non quantificabile per la vita, per quanto trovo sia stata ingiusta con me. Rabbia per le amiche che a 23anni suonati si fanno ancora imporre dai genitori a che ora e se tornare a casa, rabbia per gli amici che invece escono a divertirsi e mi invitano anche, ma devono giustamente cuccare e io che ci sto a fare, l'incomodo? Rabbia per chi può permettersi le vacanze all'estero, per chi mi aveva fatto credere che sarebbe venuto a trovarmi e adesso si tira indietro, rabbia per tutto e tutti.
Mi meritavo di più dalla vita, tanto di più, perchè mi sono sempre comportata egregiamente. E ci ho provato, sapeste quanto ci ho provato a farmi andare bene le cose così come stanno, ma non mi stanno bene per niente. 
Mi meritavo di più...
Per il resto, non so proprio come fare a cambiarla questa situazione, anche questo ho provato a cambiare. Dove trovo gente nuova in questo buco di culo di posto dove vivo? Dove trovo il divertimento, che il primo locale decente è a 2 ore di macchina, e anche ammesso con chi vado se nessuna a parte me può fare più tardi dell'una?
Vorrei solo poter parlare con la mia psicologa. O morire, tanto non ho niente da perdere.

                                                                                 Isotta

martedì 24 luglio 2012

Quando la tempesta viene dal mare...

"Ma cosa ne volete sapere voi che state in montagna" ci dicono. Come se per conoscerlo, per conoscerlo veramente, il mare lo si debba sentir bussare alla finestra. Eppure loro non lo sanno. Non sanno che da ognuna delle nostre, di finestre, il mare si vede eccome. Le case seguono la linea del profilo della montagna, e curvano per poter stare lì, ferme e sospese, come il viso di un uomo sui fianchi rotondi della sua donna dopo aver fatto l'amore. Il sole muore laggiù ogni sera. E non lo possono sapere da che posizione privilegiata lo vediamo noi, il mare. A perdita d'occhio, la collina che si apre in pianura, i paesi e le loro luci, fino a che il verde smeraldo lambisce l'azzurro. Le scintille gialle che ballano sull'increspatura dell'onda di giorno e quelle bianche della Luna che cullano il blu della sera. Le gru del porto, stagliate all'orizzonte sembrano le giraffe africane di quei documentari in tivù. Se sali sulle terrazze lo senti persino, l'odore del mare. E' lì da sempre. Lo conosciamo eccome.
Vivere quassù è sapere che dei nuvoloni alle spalle non c'è da preoccuparsi, ma che se la tempesta viene dal mare, allora durerà. Stiamo a guardare, sospesi in altezza, le nubi addensarsi sull'acqua, cambiarne il colore, scurirne la linea dell'orizzonte prima impercettibile, il vento gonfiare le onde e smuovere il fondale. E ci siamo ancora a guardare, a vederla passare, quando la furia è sopita, il cielo si riprende l'azzurro e il mare torna a specchiarlo.
Se l'hai visto da sempre però lo riconosci, quel momento strano, in cui in apparenza tutto sembra tornato alla normalità e invece c'è ancora tanto lavoro da fare, tanta attesa da far correre via. Il vento lascia il passo alla brezza leggera, il sole torna padrone solitario e luminoso, ma l'acqua è torbida. La tempesta lo travolge, passa indisturbata fino ad abbandonarlo lasciandolo solo a sistemare i danni del suo passaggio.
Le tempeste si comportano così col mondo. Generano il caos. E se per caso esistesse una calma tutta apparente, a loro non importa nulla, arrivano e distruggono, portano a galla verità, dubbi e incertezze, quegli stessi mostri che avevi faticosamente cercato di mettere a dormire sotto una coperta di normalità.
Quando ti impegni tanto a sgomberare la mente dai nuvoloni neri, arginado i pensieri, occupando gli spazi lasciati vuoti con i buoni propsiti, lo devi mettere in conto. Prima o poi la stanchezza si farà sentire e allora tu mostrerai il fianco scoperto, permettendo così alla tempesta di trovare un varco. E in men che non si dica ti ritrovi a testa in giù, senz'aria, sbattuta sulla battigia dalla risacca, confusa e senza forze.
Poi ti tiri su e capisci di aver sbagliato ancora. Che non dovevi, non potevi permettere alla tempesta di arrivare, che ti avrebbe distrutta ancora e sarebbe stato inutile tutto quel ricostruire, seppur in apparenza, una vita. Sforzi vani, impegno deriso.
Ma i buoni propositi bruciano tra le fiamme, quando tra le lenzuola ed il suo petto è il posto a cui senti di appartenere, quando il tuo corpo sembra fatto a misura per accogliere il suo e l'odore delle vostre pelli che si mischiano è un antico canto tribale. E' tutto inutile e perso quando la mia debolezza incontra la sua sfacciatagine.
E' stata inutile e persa la guerra contro me medesima, perchè sono ancora una volta qui a maledire il destino che ha fatto lui così, così perfetto e così dannatamente sbagliato, per me. Me, così debole e dannatamente persa per lui.
Si frantuma tutto quando i suoi occhi mi percorrono il corpo, anche le mie ossa sgretolano. E non c'è nulla che si può fare. C'è solo da aspettare che la tempesta passi, valutare i danni e mettersi a ricostruire.
Per quanta forza serva, per quanto coraggio ci voglia, bisogna farlo.

                                                                                            Isotta

giovedì 19 luglio 2012

...better and better!

Altro giro, altre cose belle!

Oggi una mia gattina è stata operata, per essere sterilizzata. E' andato tutto per il meglio, anche se io mi sento sempre in colpa quando faccio queste cose, perchè a loro non puoi spiegare che è per il loro bene. Loro si vedono solo infilati in un trasportino, messi in viaggio su una macchina infernale e spaventosa, portati via da casa per poi finire nelle mani di qualcuno che li tagliuzzerà per portargli via un paio di etti di organi interni. Capite che così non è proprio piacevole. E tutto questo credevo che l'avrei affrontato da sola. Invece mio padre mi ha aiutata come non faceva da tanto. Ci siamo svegliati presto, abbiamo preso la gattina e l'abbiamo tenuta con noi, perchè non poteva mangiare in vista dell'operazione. Poi lui ha recuperato un trasportino, visto che il mio era rotto e ce ne siamo accorti tardi, l'ha tenuta in braccio e accarezzata, mi diceva di non preoccuparmi che sarebbe andato tutto bene. Quando mia madre mi ha accusata di agire non per il bene della gatta, mi ha detto che lui lo sa che è la cosa giusta da fare. E' stato con me dal veterinario tutto il tempo dell'operazione e per distrarmi mi faceva parlare di mille cose, incalzandomi di domande. Siamo corsi a casa e poi lui è andato a lavoro. Finita la cena ci siamo precipitati a vedere come stava e lui se l'è spupazzata per bene, l'ha tenuta in braccio, le diceva "piccolina stai bene?" :') . 
Il mio papà mi vuole bene come prima. Di nuovo. Finalmente. C'era stato un grande ostacolo tra noi due, ed io ho finalmente capito cos'era!

Tutti mi chiedono: "Isotta vuoi venire a correre con me?" . Ok, passi la prima persona che magari cercava compagnia. E passi pure la seconda che forse me ne offriva un po'. Ma dalla terza in poi mi sa che c'è da preoccuparsi! Forse si sono accorti di qualcosa che io ho bellamente sottovalutato, tipo che ho un culone enorme e me lo porto dietro senza accorgermene!! Dunque gli amici mi invitano a correre perchè non hanno il coraggio di dirmi che sono ingrassata??Ohibò saran mica diventati, realmente, tutti salutisti?!

Mia nonna mi ha chiesto di fare un dolce. Il 24 pare sia l'onomastico della mia cuginetta e vuole farle una sorpresa, tuttavia nonostante lei sia una cuoca fantastica come tutte le nonne, a differenza della stragrande maggioranza, dolci non ne ha mai fatti e non conosce nemmeno le basi, perciò ha chiesto il mio aiuto ed io voglio proprio darglielo. Modestamente di dolcezza me ne intendo, almeno a livello culinario, dato che per il 70% la mia alimentazione è composta da saccarosio e poi mangio la nutella anche ad agosto quando è tutta sciolta sciolta ed alla gente normale fa venire il cagotto!! In realtà io rigiro l'aiuto a voi e vi chiedo, sareste così gentili da postarmi un dolce inusuale, fresco magari, che conoscete e sapete con certezza essere buonissimo?! Vi lovvo (sopprimetemi! ho scritto vi lovvo O.o io?) già!

Non vi lascio a bocca asciutta e non mi sono dimenticata, come potrei?
Ci avete azzeccato tutte sull'appuntamento, ma non potevate sapere con chi, quindi avete cannato sull'informatore. Il punto è che non vi ho mai parlato di questo altro ragazzo, fondamentalmente perchè l'ho sempre sottovalutato. E' un po' di tempo, un annetto circa, che mi chiede di vederci per bere qualcosa e fare quattro chiacchiere. E' mooolto carino, è del mio paese, e non è mai passato inosservato agli occhi di Isotta, ma non so per quale motivo lo catalogavo come "partita persa in partenza". In realtà non sembra affatto male, anche se non posso ancora dire nulla visto che ci ho scambiato di sfuggita solo qualche battuta. Me ne hanno anche parlato come il bravo ragazzo per eccellenza, ma sinceramente io non lo vedo proprio così, anzi è proprio pericoloso, bello, calciatore, ben vestito, alto, bel fisico. Comunque l'altra sera mi ha salutata e quando per l'ennesima volta mi ha chiesto di uscire gli ho detto di si! Tanto non ho nulla da perdere, mica devo sposarmelo! Mal che vada avrò passato una serata diversa, in compagnia di un bel figliuolo, che non guasta mai!
E' aperta la caccia all'abito perfetto, se avete idee, sono più che bene accette!!
Inutile dire che posterò tutti i dettagli alla velocità della luce...certo quando sarà, visto che il poverino lavora e non è un nullafacente come quello a cui ero abituata! 
Insomma staremo a vedere... stay tuned ;)

                                                                                 Isotta

lunedì 16 luglio 2012

Latito, I Know...

Si, ne sono consapevole, come blogger io faccio proprio schifo.
Ma qua tiriamo a campare. Andare a letto alle 3 ogni sera e alzarsi alle 8 per il tirocinio ogni mattina, sottrae inevitabilmente tempo a qualcosa. E posso sottrarre tempo al mio ammore immenso e peloso Buddy? Nada. Al mare, il sole e l'abbronzatura? Categorico, no. Al sonnellino post-pranzo? Vorrei ma non ce la fò! 
Cosa con mio sommo dispiacere viene meno? Il tempo per il blog :(
Vorrei raccontarvi mille cose, come facciamo?
Pensa che ti ripensa (anche il criceto è in vacanza quindi non stupitevi se non produce idee brillanti) mi son detta, ma se inaugurassimo i PostDaSpiaggia? Leggeri, frivoli e succulenti come solo il più becero gossip da ombrellone sa essere?
Io ci provo e vi racconterò delle mie vacanze a sorsi, così tra un spalmata di crema e l'altra e il giro arrosto sotto al sole, vi farete un po' di cazzi miei, che a me piace tanto spargere così in giro nel world wilde web.
Siate clementi, è il primo tentativo signori...e poi fatemi sapere!

Isotta è in farmacia. Entra un ragazzo abbronzato, ben vestito, alto e con la valigetta in mano: informatore. Solita scocciatura sorbirsi i finti sorrisi di chi ti vuole rimpinzare i cassettoni di farmaci come una shopaholic il suo armadio, di scarpe! Ma il tipo si toglie gli occhiali e io per poco non ci rimango secca! E' figo, ma figo,figo,figo. Si avvicina deciso e mi porge la mano "dottoressa buongiorno!" 
"buongiorno, ma in realtà faccio solo il tirocinio."
"E' uguale. E così ho finalmente scoperto chi è la nuova dottoressa bionda e carina che lavora nella farmacia di Paesello! E' famosa sa?" sorride.
Io. L'ebete "Ah si..?In che senso scusi?" 
Nel frattempo fantastico su ipotetici matrimoni e su che occhi meravigliosi potrebbero avere i nostri figli. Sbriga le sue cose, io sbavo sul bancone.
Poi va via e ma, prima mi fa "ci rivediamo a fine mese, allora!"
Morale: Dio esiste e mi manda informatori scientifici fighi per farmi capire che non ho sbagliato tutto nella vita e che il farmacista non è poi il lavoro di mmerda che credo che sia! Anche se in realtà lo è. Dettagli.

Quest anno non mi abbronzo. Non ce ne è. Mi spiaccico al sole durante la sconsigliatissima fascia oraria 11.00-15.00 o 14.00-16.00, senza protezione (questi sono professionisti è sconsigliato ripetere a casa le stesse azioni pericolose!) bevo ettolitri di succo ACE e mangio carote che manco Bugs Bunny, ma la mia melanina non ha proprio intenzione di farsi vedere quest anno. Appena trovo un attimo passo in erboristeria e tento la carta "intruglio di erbe miracoloso". Vi farò sapere.

Ho riscoperto gli amici. Che per tanto tempo mi si era fatto credere essermi nemici. Invece mi accorgo che ci tengono davvero a me, e no, non ero io ad aver preso un abbaglio, ma chi mi ripeteva che sono sola e che di me non importa niente a nessuno! Perchè basta davvero poco, ma poco davvero, come una mano sulla spalla mentre racconti come stai, un messaggio per rincuorarti e le telefonate per farti sapere che non sei sola per niente, anzi. E mi ritrovo fiduciosa, si sta bene così. Dopo cinque anni ho di nuovo fiducia nei miei amici, ed è bellissimo!

Lo shopping non ha dato i risultati sperati ma non ci lamentiamo. Finora ho preso due vestitini, no anzi, tre. Un altro paio di zeppe, e poi pantaloncini e magliette. Ma il capo principe, quello che lo vedi in lontananza, appeso ad una gruccia in mezzo a tutti gli altri, mentre le buste ti penzolano dalle braccia, la gente ti spinge di qua e di la, c'è la fila chilometrica per i camerini, ma tu riesci solo a sentire we are the champions in sottofondo perchè vi siete trovati, e anche per questa stagione ce l'hai fatta. Hai il santo graal dei tuoi desideri in mano e sarà tuo dopo una strisciata di carta.
Ma fa' caldo(Anto') e girare per negozi è palloso, quindi attendo che lui raggiunga me!

Bene io avrei finito per oggi, ma vi lascio una piccola anticipazione.
Per quale motivo una ragazza dovrebbe farsi la ceretta, prenotare l'appuntamento dalla parrucchiera, comprare un nuovo profumo, indossare un vestito sexy e salire sui tacchi alti?

See you soon ;)

                                                                         Isotta

 

 






giovedì 5 luglio 2012

I'm Back!

Holaaaaaaaaaa!
Ehm, no direi che non è il caso, visto le quattro bombe che ci hanno rifilato!
Dicevo, sono viva eh! Sono viva, vegeta e in vacanza. Vi scrivo dal mio amato pasello e tutto va bene:
arrostiamo sotto i raggi cocenti del sole, i tg si meravigliano del fatto che in estate faccia caldo, e come sempre, anche questo è il più caldo degli ultimi trisbilioni di anni.
La Fico è stata impagnottata da Balotelli (dice lei)(quanto è figo lui? dico io), gli esami di maturità sono andati e siamo tutti un po' sorpresi del fatto che non ci sia stato nessun errore nelle tracce stavolta, poi la crisi, le zanzare, i costumi, le creme solari, i saldi (dioesiste)!
Siamo qui, ed è di nuovo estate, ed è questo che conta. Che si, siamo passati attraverso coltri di nebbia, interminabili ore in ufficio o a lezione, abbiamo indossato deprimenti cappellini di lana e rotto l'ennesimo ombrello contro vento, abbiamo acceso caminetti, starnutito a ripetizione, ingurgitato abominevoli quantità di echinacea senza risultato, siamo sopravvissuti ai virus influenzali, al naso rosso e le montagne di clinex, alle abbuffate natalizie, ai lunedì, all'ondata di freddo che mi pare venisse dall'est, alla neve a Roma, a calciopoli, a Monti, a Sara Tommasi che si smutanda in ogni dove, ai quiz delle sette in tivù, ai menù di Benedetta, al passaggio totale al digitale(ce l'abbiamo fatta ieri).
Siamo dei fottutissimi eroi, regà !
Adesso, è giunta la stagione, signori e signore, del dolcissimo, piacevolissimo, orgasmico farniente. Dopo degli esami (sappiate che me ne mancano quattro, 4, per laurearmi, ma io sono solo al quarto anno e la mia facoltà è quinquennale. In realtà potrebbero anche mancarmene tre, o due, perchè aspetto ancora due risultati. Gli autografi dopo, prego. Ok, ora la smetto. Ok, la modestia non è il mio forte. Ma cazzo sono un genio!) dicevo, dopo gli esami mi sono data alla pazza gioia. Ho fatto l'ultimo il 26 Giugno, la sera stessa abbiamo fatto le quattro di mattina. Il 27 le cinque e non vi dico in che stato di devasto, vi basti sapere che era la festa organizzata dal mio collegio e il tema erano le feste dei college americani. Il 28 è stata un'altra seratona perchè c'era da festeggiare la sconfitta dei crucchi. E il 29 era venerdì, il 30 sabato, e che fai non esci e ti ubriachi nel weekend? Certamente. L'1 gran finale, la partita confesso che l'ho guardata e non avrei dovuto farlo da animalista, ma alla finale non ho resistito! E come tutti sappiamo c'era da consolarsi per la sonora sconfitta...insomma erano le 4.00 e stavo ancora sistemando la valigia, la sveglia ha annunciato tre ore di sonno quando ho impostato l'orario per la mattina seguente e nel viaggio non ho neppure chiuso occhio perchè un tizio mi si è incollato addosso come una zecca al cane e mi ha raccontato la sua misera vita cercando di impressionarmi con l'accurata descrizione della sua infallibile tecnica dell'inserire catetari. Amico, seriously? 
I bonazzi, laureati ad Harvard, capitani delle squadre di football, seduti a fianco sull'aereo, capitano sempre a quelle stronzette delle commedie americane 'orcomondo!
Sappiate inoltre che i due giorni di piscina che credevi ti avessero regalato un'abbronzatura invidiabile per lo standar "una studentessa universitaria sottoesami", era invidiabile, appunto, solo tra gli universitari. Mi chiamano mozzarella e si mettono le mani a protezione degli occhi quando passo, i miei amichetti terroni, nullafacenti, bamboccioni. E non è che lo dico per invidia che si son fatti già due mesi di mare ed hanno il colore di Mustafà, ecco. Stronzi.
Ho rimandato l'inizio del tirocinio a "tra una settimana", dovevo riprendere le fila dei miei ritmi circadiani sballati da musica ed alcol, prima di poter cominciare, e me la godo, servita e riverita dalla famigliola, strapazzata dall'affetto del mio Buddy e dei micioni, interrogata sulle novità dagli amici.
Sempre il 26 ho avuto l'ultima seduta prima delle vacanze dalla psichi ( non è adorabile questo nomignolo *.* ? Come non mi è venuto in mente prima? ) m'ha detto di stare serena che io posso fare tutto quello che voglio e non ho bisogno di nessuno per farlo, e cacchio c'ha ragione, c'ha! 
Per adesso sto in piedi da sola, ed è una sensazione fantastica non dover dipendere, anche solo psicologicamente, da qualcuno, spero di continuare in questa direzione!
Questo è più o meno tutto quello che ho fatto, e la spiegazione al silenzio stampa.
Avevo bisogno di rigenerarmi, mi serviva una pausa dai pensieri contorti e le frasi strozzate in gola, ho preso una boccata d'aria come non avevo mai fatto finora, immergendomi in tutto quello che etichettavo "stupido palliativo" e che in realtà ho scoperto riesce a rendere la vita spensierata. Il tutto sempre con la moderazione e la serietà che inevitabilmente mi contraddistingue, nonostante invidi tanto e vorrei essere una scavezzacollo, non lo sono affatto! Comunque.
Io lo dico così, senza troppo rumore, che a gridarlo ho persino paura che le parole si possano disfare nell'aria, ma sto bene. 
Io. Sto. Bene.

Regia, musica prego:

Mi siete mancati ;)
                                                                           Isotta